Avviandosi verso la fine del millennio, ma anche verso la fine della propria esistenza, nei ventitré saggi raccolti in questo volume Stephen J.
[...]
Gould fissa una precisa cornice di riferimento storica, oltre che teorica, in cui inserire le più "storiche" di tutte le scienze: la paleontologia, la geologia e la teoria dell'evoluzione che, come scriveva Darwin, non è altro che una grandiosa "visione della vita". Il libro si apre gouldianamente con tre sguardi singolari sui fossili: dai falsi venduti oggi ai turisti sprovveduti in Marocco, al mistero della "pietra vulva", ai clamorosi abbagli di Galileo e dei suoi confratelli lincei. Gould gioca come sempre sulla varietà dei toni, sul piacere di scoprire e provocare, sulla critica a ogni ottusità e pregiudizio, e questo lo porta a indagare nuove prospettive sul contributo dato all'evoluzione darwiniana dagli scienziati ottocenteschi. Gould spazia dalla critica al darwinismo sociale e ai pregiudizi di stampo razzista di cui fu intrisa ai suoi albori la genetica, all'avversione per la costruzione di armi sempre più efficienti, prendendo spunto dalla comparsa delle armi chimiche e biologiche durante la Grande Guerra, fino a una visita alla chiesa del Santo Sepolcro divisa tra le varie confessioni cristiane, che si contendono stizzosamente gli spazi dell'edificio sacro.
Lo trovi in
Scheda
NAP01@Università del Sannio - Biblioteca Centralizzata di Ateneo
Scegli una biblioteca
Università del Sannio - Biblioteca Centralizzata di Ateneo